La Pelle: un ponte tra il soma e la psiche.
L’esperienza del massaggio implica, prima di ogni altra considerazione, un’azione di contatto, tra la pelle dell’operatore e la pelle della persona che lo sta ricevendo. Per questo è così importante approfondire, in maniera adeguata, la relazione che intercorre tra il massaggio e la pelle.
A tal proposito, è fondamentale, conoscere e riconoscere la pelle, non solo come un involucro che avvolge il corpo umano. Essa è molto di più: è il ponte tra il nostro soma e la nostra psiche.
Attraverso il tocco sulla pelle, possiamo contattare livelli estremamente profondi della nostra coscienza e del nostro sentire più intimo. Per questo motivo, un con-tatto consapevole, richiede un’accurata conoscenza di questo organo, così esteso e poliedrico.
Tratterò di seguito alcuni aspetti principali, con l’obiettivo di approfondire la relazione che esiste tra il massaggio e la pelle, sia da un punto di vista somatico che psichico.
Cosa crea la relazione tra la Pelle e il Massaggio?
Per struttura e funzioni, la pelle, più che un organo, è un insieme di organi diversi. La sua complessità anatomica, fisiologica e culturale anticipa sul piano organico, la complessità dell’Io sul piano psichico.
Le sensazioni cutanee, attraverso il tocco e il contatto, introducono, fin da prima della nascita, i neonati in un universo di grande ricchezza e complessità. Ogni essere vivente, ogni organo, ogni cellula è dotato di una pelle. Un caso significativo è quello della “pia madre” che avvolge i centri nervosi. Essa è la più profonda delle meningi e contiene i vasi destinati al midollo e all’encefalo.
Di tutti gli organi di senso, la pelle è il più vitale: si può vivere da ciechi, sordi, senza gusto e odorato ma senza l’integrità della maggior parte della pelle non si può sopravvivere.
La pelle ha maggior peso (20% del peso totale del corpo del neonato; 18% nell’adulto) e occupa una superficie maggiore di qualsiasi altro organo di senso (2500 centimetri quadrati nel neonato, 18.000 nell’adulto).
Nell’embrione fa la sua comparsa prima di qualsiasi altro sistema sensoriale: verso la fine del secondo mese di gestazione, precedendo l’olfattivo, gustativo, uditivo e visivo. Essa comporta una grande densità di recettori (50 ogni 100 millimetri quadri).
La Pelle non è solo un organo di senso.
La pelle è in grado di stimare il tempo e lo spazio, ed essa sola combina le dimensioni spaziali e temporali. Valuta le distanze sulla propria superficie con maggior precisione di quanto l’orecchio valuti la distanza dei suoni lontani.
Tuttavia, essa non è solo un organo di senso, ma svolge anche i ruoli annessi a molte altre funzioni biologiche. Respira, secerne ed elimina, mantiene il tono, stimola la respirazione, la circolazione e la digestione, l’escrezione e la riproduzione, partecipa alla funzione metabolica.
Osservando la pelle possiamo dedurre molteplici informazioni di una persona: età, sesso, etnia, storia personale, rughe, peli, capelli, unghie, odore e sensazione al tatto.
Essa si rivela agli occhi altrui come un riflesso della buona o cattiva salute organica di un individuo, nonché uno specchio della sua anima. E’ permeabile e impermeabile, è superficiale e profonda, veritiera e ingannatrice, rigeneratrice e in via di disseccamento permanente. E’ la sede del benessere e della seduzione. Ci fornisce sia dolori che piaceri.
Trasmette al cervello le informazioni che provengono dal mondo esterno, compresi i messaggi “impalpabili”, che solo essa ha la funzione e la capacità di “palpare” senza che l’Io ne sia cosciente. E’ solida e fragile ed è al servizio del cervello. Si rigenera, mentre le cellule nervose non possono farlo.
L’importanza del contatto con la pelle, fin dalla nascita.
L’avvenimento della nascita apporta al bambino, sul punto di nascere, una prima esperienza di massaggio in tutto il corpo e di sfregamento generalizzato della pelle. Tutto questo accade nel corso delle contrazioni materne e dell’espulsione al di fuori dell’involucro vaginale dilatato alle dimensioni del neonato.
Questi contatti tattili naturali stimolano la messa in moto delle funzioni respiratorie e digestive. A sua volta, lo sviluppo del neonato, è favorito dal modo in cui le persone del suo ambiente lo tengono, lo toccano e lo rassicurano. Dal modo in cui stringono il suo corpo tra le braccia, sostenendone la testa e la colonna vertebrale.
Dunque l’avvio del riflesso respiratorio, alla nascita, deriva proprio dal massaggio globale del corpo del bambino per mezzo delle contrazioni dell’utero e dell’avvolgimento vaginale. Affinché tale riflesso sia conservato e si sviluppi, c’è bisogno che queste stimolazioni corporee siano ripetute, in occasione della poppata, dell’accudimento e delle cure.
Esiste dunque una relazione imprescindibile tra l’azione respiratoria e lo scambio tattile con l’ambiente umano, e quindi tra il contatto corporeo e la sopravvivenza di un individuo. A tal proposito, si cita uno dei risultati tratti dall’osservazione di seicento neonati da parte di Margaret Ribble (1944): “La respirazione di un neonato è molto leggera, instabile e insufficiente nelle settimane che seguono la nascita. Essa è stimolata automaticamente e in modo definitivo dalla suzione e dal contatto fisico con la madre. I bambini che non poppano vigorosamente, non respireranno profondamente e quelli che non vengono presi abbastanza in braccio, presentano spesso disturbi respiratori e gastrointestinali. Finiscono per inghiottire aria e soffrono di quelle che comunemente vengono dette coliche. Hanno disturbi digestivi e di eliminazione ” .
La Pelle come veicolo di comunicazione.
Attraverso la pelle noi “sentiamo” la nostra Vita. Essa è il canale che unisce ciò che esiste e si muove, sia fuori che dentro di noi. Sulla base della relazione che intercorre tra il massaggio e la pelle, possiamo facilmente comprendere come questo organo, sia il veicolo che genera comunicazione tra il nostro corpo e il nostro cuore. E’ un ponte imprescindibile, tra il nostro soma e la nostra psiche, tra il nostro apparato organico e le nostre emozioni.
La nostra pelle è dunque, non solo un involucro fisico, ma anche e soprattutto psichico ed emotivo. E’ un luogo privilegiato di consapevolezza e presa di coscienza di noi stessi, che ci accompagna per tutta la vita, dal “pensare” al “sentire”.
Attraverso la pelle, e il contatto, l’essere umano può definire e percepire il proprio spazio e il proprio confine, sia geografico che interiore, sia fisico che mentale ed emotivo.
Il Massaggio, la Pelle, il Con-tatto.
Il massaggio ci offre la possibilità di accogliere ciò che si manifesta nel corpo e sulla nostra pelle: emozioni, sensazioni, percezioni e memorie. Coltivare la fiducia in noi stessi e nell’altro, attingendo a memorie antiche e sempre vive, come quella dell’appoggio del neonato tra le braccia dell’adulto.
Ricevere un massaggio significa affidare la nostra pelle, e quindi il nostro cuore, a una persona diversa da noi, affinché ne abbia cura e rispetto. E’ dunque necessario e opportuno, che la scelta dell’operatore, per questa esperienza di contatto, sia cauta e accurata. Certi che stiamo consegnando la nostra pelle a chi potrà rispettarla, con conoscenza, amore e dedizione.
Se vuoi conoscere la relazione che intercorre tra il massaggio e la pelle, sviluppare queste qualità e renderle disponibili nell’aiuto all’altro, la Scuola di Massaggio Educam, potrà guidarti in un adeguato percorso professionale e formativo.
Nota Bibliografica: Didier Anzieu, L’Io-pelle, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2017.