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Gli oli essenziali e il corpo.

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Cosa sono gli oli essenziali e come riconoscerne la purezza.

Prima di descrivere la relazione tra gli oli essenziali e il corpo, potrebbe essere utile condividere alcune informazioni di base, relative al mondo delle essenze.

Gli oli essenziali sono le sostanze liquide volatili estratte dalle piante, in tutte le loro parti: come ad esempio semi, corteccia, foglie, steli, radici, fiori, frutto. Uno dei fattori che determina la purezza e il valore terapeutico di un olio essenziale, sono i suoi costituenti chimici.

Tali costituenti infatti possono essere condizionati da un alto numero di variabili. La parte (o le parti) della pianta da cui è stato prodotto l’olio, le condizioni del suolo, l’uso di fertilizzanti (organici o chimici). La regione geografica, il clima, l’altitudine, la stagione, il metodo della raccolta, e infine il processo di distillazione.

Quando si parla di applicazione degli oli essenziali nell’ambito della salute della persona, di oli essenziali in relazione al corpo umano, ecco che la necessità di utilizzare oli purissimi e di grado terapeutico diviene primaria.

Occorre pertanto distinguere gli oli essenziali puri da quelli che non lo sono, e che vengono acquistati soltanto per le loro qualità aromatiche. Tali oli, ad esempio, potranno avere lo stesso profumo gradevole, ma saranno privi della maggior parte dei costituenti chimici necessari a produrre i risultati terapeutici desiderati.

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I benefici degli oli essenziali.

Gli oli essenziali, correttamente applicati, possono sostenere l’organismo in molteplici modalità. Ad esempio, favoriscono il rilassamento e una buona funzionalità immunitaria, riducono le tensioni psico-fisiche, sviluppano un sano metabolismo. Favoriscono una sana espressione emotiva, la corretta funzionalità di muscoli e articolazioni, aiutano a ridurre lo stress.

I costituenti degli oli essenziali, hanno infatti la capacità di influire su ogni cellula del corpo nell’arco di venti minuti, per poi essere metabolizzati come gli altri nutrienti.

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Le essenze e il cervello.

Gli oli essenziali influiscono anche sul cervello. Cerchiamo di comprendere come e perché.

La barriera ematoencefalica è il meccanismo preposto che funge da filtro tra il sangue in circolo e il cervello. La sua funzione è quella di impedire che alcune sostanze dannose possano raggiungere il tessuto cerebrale e il liquido cerebrospinale. Occorre specificare che non tutte le piccole molecole riescono ad attraversare tale barriera.

A tal proposito, il Dottor William M. Pardridge, esperto nella ricerca sulla barriera ematoencefalica, affermò, nell’anno 2003, che lo sviluppo di nuovi farmaci per il cervello non si era tenuto al passo con i progressi compiuti dalle neuroscienze molecolari. Egli affermava, infatti, che la maggior parte dei nuovi farmaci scoperti, non attraversava la suddetta barriera, e che la capacità di tale attraversamento è essenziale per la cura delle malattie e dei disturbi che interessano il cervello.

Alla luce di tale premessa, è rilevante sapere che i costituenti chimici, conosciuti come sesquiterpeni, comunemente presenti in alcuni oli essenziali (come ad esempio l’incenso e il sandalo) hanno la capacità di oltrepassare tale barriera.

I sesquiterpeni, dunque, sono in grado di interagire direttamente con le cellule cerebrali, generando così effetti terapeutici sul cervello. Si è osservato che essi agiscono con i ricettori dei neurotrasmettitori, nello specifico quelli della glicina, della dopamina e della serotonina.

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L’olfatto, il senso del ricordo.

Quando parliamo della relazione tra gli oli essenziali e il corpo, è bene ricordare che, anche se i costituenti chimici di un olio essenziale non riescono ad attraversare la barriera ematoencefalica, l’essenza può agire comunque sul cervello. Questo è possibile attraverso l’attivazione del bulbo olfattivo, dal momento che odori ed emozioni vengono elaborati in strutture cerebrali simili, situate nel sistema limbico.

Esso è un sistema costituito da un gruppo di strutture tra loro correlate, situate nel cervello e responsabili di elaborare emozioni, ricordi e odori. Il senso dell’odorato è unico. Nessun altro sistema sensoriale realizza un genere di contatto così diretto e intenso con i sub-strati neurali delle emozioni e dei ricordi.

Questo potrebbe spiegare perché i ricordi evocati dall’olfatto abbiano una potenza emotiva solitamente molto forte. Nel sistema limbico del cervello, si trova inoltre una ghiandola chiamata amigdala che riveste un ruolo fondamentale nell’immagazzinamento e nella liberazione dei traumi emotivi.

Uno dei modi per stimolare questa ghiandola consiste proprio nell’uso di una fragranza o nell’attivazione del senso dell’odorato. Gli oli essenziali possono essere pertanto, uno strumento straordinario per riuscire a sbloccare e lasciar andare anche traumi legati alla componente emotiva.

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L’applicazione degli oli essenziali sulla pelle.

La modalità di applicazione degli oli essenziali direttamente sulla pelle, è detta topica. Una delle applicazioni topiche più efficaci, è senz’altro quella del massaggio.

Esso stimola muscoli, pelle e tessuto connettivo, attraverso varie tecniche, per favorire il benessere, la salute, l’equilibrio e la connessione psico-fisica della persona. Gli oli essenziali applicati mediante massaggio, possono dunque ampliare di gran lunga i benefici del trattamento corporeo.

Solitamente per creare in maniera semplice un olio da massaggio, che racchiuda i benefici degli oli essenziali, occorre diluire alcune gocce dell’essenza desiderata in un olio vettore puro, come ad esempio l’olio di mandorla o di cocco.

massaggio oli essenziali
Alcuni oli essenziali di più frequente utilizzo.

Arancio (Orange) o Arancio Selvatico, Citrus Sinensis. Appartiene alla famiglia botanica delle Rutacee (agrume). Metodo di estrazione: spremitura a freddo dalla scorza. Usi primari comuni: ansia, digestione (lenta), paura, palpitazioni cardiache, insonnia, menopausa, nervosismo, rinvigorente, astinenza. Le sue proprietà principali sono: antidepressivo, antisettico, antispasmodico, digestivo, sedativo, tonico, agisce sull’apparato digerente e il sistema immunitario, sulla pelle e sull’equilibrio emotivo, ha un effetto calmante e rinvigorente per il corpo e la mente.

Lavanda (Lavander), Lavandula Angustifolia. Appartiene alla famiglia botanica delle Labiate (menta). Metodo di estrazione: distillazione in corrente di vapore dalla prima fioritura. Usi primari comuni: abusi, agitazione, ansia, aritmie, ustioni, convulsioni, concentrazione, insonnia, stress mentale, sbalzi di umore, tachicardia. La lavanda è per eccellenza, un olio che potremmo definire “universale” conosciuto tradizionalmente per equilibrare il corpo laddove necessario.

Se vuoi imparare a utilizzare con competenza gli oli essenziali, integrandoli alla tecnica del massaggio, il Percorso Formativo Educam potrà offrirti questa possibilità.  

Contatti educam

Nota Bibliografica:

Modern Essentials, Aroma Tools, ottava edizione, 2017; Andradea et al., 2011; Sell, 2006; Pengelly, 2004; Onocha et al., 2011; Kohlert et al., 2000; Onocha et al., 2011; Jager et al., 1992; Jager et al., 1996; Wang et al., 2012; Zhang et al., 2009; Pause et al., 2003; Herz et al., 1996; LeDoux, 2003; LeDoux et al., 1988; Iwata et al., 1986; LeDoux et al., 1989; Kadohisa, 2013.

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La relazione tra il Massaggio e la Pelle.

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La Pelle: un ponte tra il soma e la psiche.

L’esperienza del massaggio implica, prima di ogni altra considerazione, un’azione di contatto, tra la pelle dell’operatore e la pelle della persona che lo sta ricevendo. Per questo è così importante approfondire, in maniera adeguata, la relazione che intercorre tra il massaggio e la pelle.

A tal proposito, è fondamentale, conoscere e riconoscere la pelle, non solo come un involucro che avvolge il corpo umano. Essa è molto di più: è il ponte tra il nostro soma e la nostra psiche.

Attraverso il tocco sulla pelle, possiamo contattare livelli estremamente profondi della nostra coscienza e del nostro sentire più intimo. Per questo motivo, un con-tatto consapevole, richiede un’accurata conoscenza di questo organo, così esteso e poliedrico.

Tratterò di seguito alcuni aspetti principali, con l’obiettivo di approfondire la relazione che esiste tra il massaggio e la pelle, sia da un punto di vista somatico che psichico.

La relazione che intercorre tra il Massaggio e la Pelle.

Cosa crea la relazione tra la Pelle e il Massaggio?

Per struttura e funzioni, la pelle, più che un organo, è un insieme di organi diversi. La sua complessità anatomica, fisiologica e culturale anticipa sul piano organico, la complessità dell’Io sul piano psichico.

Le sensazioni cutanee, attraverso il tocco e il contatto, introducono, fin da prima della nascita, i neonati in un universo di grande ricchezza e complessità. Ogni essere vivente, ogni organo, ogni cellula è dotato di una pelle. Un caso significativo è quello della “pia madre” che avvolge i centri nervosi. Essa è la più profonda delle meningi e contiene i vasi destinati al midollo e all’encefalo.

Di tutti gli organi di senso, la pelle è il più vitale: si può vivere da ciechi, sordi, senza gusto e odorato ma senza l’integrità della maggior parte della pelle non si può sopravvivere.

La pelle ha maggior peso (20% del peso totale del corpo del neonato; 18% nell’adulto) e occupa una superficie maggiore di qualsiasi altro organo di senso (2500 centimetri quadrati nel neonato, 18.000 nell’adulto).

Nell’embrione fa la sua comparsa prima di qualsiasi altro sistema sensoriale: verso la fine del secondo mese di gestazione, precedendo l’olfattivo, gustativo, uditivo e visivo. Essa comporta una grande densità di recettori (50 ogni 100 millimetri quadri).

La relazione che intercorre tra il Massaggio e la Pelle.

La Pelle non è solo un organo di senso.

La pelle è in grado di stimare il tempo e lo spazio, ed essa sola combina le dimensioni spaziali e temporali. Valuta le distanze sulla propria superficie con maggior precisione di quanto l’orecchio valuti la distanza dei suoni lontani.

Tuttavia, essa non è solo un organo di senso, ma svolge anche i ruoli annessi a molte altre funzioni biologiche. Respira, secerne ed elimina, mantiene il tono, stimola la respirazione, la circolazione e la digestione, l’escrezione e la riproduzione, partecipa alla funzione metabolica.

Osservando la pelle possiamo dedurre molteplici informazioni di una persona: età, sesso, etnia, storia personale, rughe, peli, capelli, unghie, odore e sensazione al tatto. 

Essa si rivela agli occhi altrui come un riflesso della buona o cattiva salute organica di un individuo, nonché uno specchio della sua anima. E’ permeabile e impermeabile, è superficiale e profonda, veritiera e ingannatrice, rigeneratrice e in via di disseccamento permanente. E’ la sede del benessere e della seduzione. Ci fornisce sia dolori che piaceri.

Trasmette al cervello le informazioni che provengono dal mondo esterno, compresi i messaggi “impalpabili”, che solo essa ha la funzione e la capacità di “palpare” senza che l’Io ne sia cosciente. E’ solida e fragile ed è al servizio del cervello. Si rigenera, mentre le cellule nervose non possono farlo.

La relazione che intercorre tra il Massaggio e la Pelle.

L’importanza del contatto con la pelle, fin dalla nascita.

L’avvenimento della nascita apporta al bambino, sul punto di nascere, una prima esperienza di massaggio in tutto il corpo e di sfregamento generalizzato della pelle. Tutto questo accade nel corso delle contrazioni materne e dell’espulsione al di fuori dell’involucro vaginale dilatato alle dimensioni del neonato.

Questi contatti tattili naturali stimolano la messa in moto delle funzioni respiratorie e digestive. A sua volta, lo sviluppo del neonato, è favorito dal modo in cui le persone del suo ambiente lo tengono, lo toccano e lo rassicurano. Dal modo in cui stringono il suo corpo tra le braccia, sostenendone la testa e la colonna vertebrale.

Dunque l’avvio del riflesso respiratorio, alla nascita, deriva proprio dal massaggio globale del corpo del bambino per mezzo delle contrazioni dell’utero e dell’avvolgimento vaginale. Affinché tale riflesso sia conservato e si sviluppi, c’è bisogno che queste stimolazioni corporee siano ripetute, in occasione della poppata, dell’accudimento e delle cure.

Esiste dunque una relazione imprescindibile tra l’azione respiratoria e lo scambio tattile con l’ambiente umano, e quindi tra il contatto corporeo e la sopravvivenza di un individuo. A tal proposito, si cita uno dei risultati tratti dall’osservazione di seicento neonati da parte di Margaret Ribble (1944): “La respirazione di un neonato è molto leggera, instabile e insufficiente nelle settimane che seguono la nascita. Essa è stimolata automaticamente e in modo definitivo dalla suzione e dal contatto fisico con la madre. I bambini che non poppano vigorosamente, non respireranno profondamente e quelli che non vengono presi abbastanza in braccio, presentano spesso disturbi respiratori e gastrointestinali. Finiscono per inghiottire aria e soffrono di quelle che comunemente vengono  dette coliche. Hanno disturbi digestivi e di eliminazione ” .

La relazione che intercorre tra il Massaggio e la Pelle.
La Pelle come veicolo di comunicazione.

Attraverso la pelle noi “sentiamo” la nostra Vita. Essa è il canale che unisce ciò che esiste e si muove, sia fuori che dentro di noi. Sulla base della relazione che intercorre tra il massaggio e la pelle, possiamo facilmente comprendere come questo organo, sia il veicolo che genera comunicazione tra il nostro corpo e il nostro cuore. E’ un ponte imprescindibile, tra il nostro soma e la nostra psiche, tra il nostro apparato organico e le nostre emozioni.

La nostra pelle è dunque, non solo un involucro fisico, ma anche e soprattutto psichico ed emotivo.  E’ un luogo privilegiato di consapevolezza e presa di coscienza di noi stessi, che ci accompagna per tutta la vita, dal “pensare” al “sentire”.

Attraverso la pelle, e il contatto, l’essere umano può definire e percepire il proprio spazio e il proprio confine, sia geografico che interiore, sia fisico che mentale ed emotivo.

Scuola di massaggio educam
Il Massaggio, la Pelle, il Con-tatto.

Il massaggio ci offre la possibilità di accogliere ciò che si manifesta nel corpo e sulla nostra pelle: emozioni, sensazioni, percezioni e memorie. Coltivare la fiducia in noi stessi e nell’altro, attingendo a memorie antiche e sempre vive, come quella dell’appoggio del neonato tra le braccia dell’adulto.

Ricevere un massaggio significa affidare la nostra pelle, e quindi il nostro cuore, a una persona diversa da noi, affinché ne abbia cura e rispetto. E’ dunque necessario e opportuno, che la scelta dell’operatore, per questa esperienza di contatto, sia cauta e accurata. Certi che stiamo consegnando la nostra pelle a chi potrà rispettarla, con conoscenza, amore e dedizione.

Se vuoi conoscere la relazione che intercorre tra il massaggio e la pelle, sviluppare queste qualità e renderle disponibili nell’aiuto all’altro, la Scuola di Massaggio Educam, potrà guidarti in un adeguato percorso professionale e formativo. 

Nota Bibliografica: Didier Anzieu, L’Io-pelle, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2017.

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I 3 elementi del Massaggio Bioenergetico e Psicosomatico.

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Il Massaggio Bioenergetico, e i suoi 3 elementi, è un approccio manuale alla persona, che integra i principi della Psicosomatica a quelli della Bioenergetica. Si occupa dei legami che intercorrono tra la componente psichico-emotiva e quella somatica. Sostiene la relazione tra l’atteggiamento fisico di una persona e la struttura del suo Io.

Il Massaggio Bioenergetico considera l’organismo umano come un “tutto”, e i versanti psichico e somatico come funzioni strettamente correlate. E’ una chiave d’accesso al corpo, diretta ed efficace. Permette alla persona, attraverso lo scioglimento delle tensioni corporee, di liberare ed esprimere le emozioni imprigionate nelle varie regioni del corpo che presentano tensioni.

I 3 elementi del Massaggio Bioenergetico.

ll primo dei 3 elementi del Massaggio Bioenergetico: la relazione tra corpo ed emozioni.

Un corpo libero da tensioni, è un corpo in cui l’energia vitale scorre fluida e si manifesta attraverso una sana e autentica espressione di Sé. Le tensioni che si manifestano nel corpo, sono l’espressione di un conflitto emotivo, che nel corpo prende forma, in attesa di essere espresso e risolto.

L’esperienza del Massaggio Bioenergetico, permette alla persona di acquisire consapevolezza, responsabilità e presenza. Favorisce la creazione di uno spazio in cui è possibile raccontare la propria storia, esprimere bisogni, vissuti emotivi e ricordi. Permettendo al corpo e alle emozioni di esprimersi con equilibrio, la persona recupera lo stato di benessere e abbassa il livello di stress.

Il Massaggio Bioenergetico ha l’obiettivo di sciogliere tensioni e blocchi muscolari, lievi o cronici. Consente alla persona di evocare, rivivere, ricostruire e riordinare, le emozioni, che in quelle tensioni e in quei blocchi sono custodite. Quando le emozioni rimosse riemergono alla consapevolezza, vengono elaborate e pian piano reintegrate nel senso di identità della persona.

Il Secondo dei 3 elementi del Massaggio Bioenergetico: “sentire il corpo”.

Il Massaggio Bioenergetico, grazie ai 3 elementi che lo caratterizzano, si fonda sul rilassamento profondo della persona, lasciando lo spazio necessario  all’espressione di sensazioni, emozioni, pensieri, ricordi e immagini. L’obiettivo è quello di attivare la propriocezione, ovvero la capacità di “sentire il corpo”, imparando a dialogare con esso. Così sarà possibile sciogliere blocchi e tensioni corporee, permettendo all’energia vitale di riprendere a fluire.

Una tensione corporea è una resistenza che si sta mettendo in atto, attraverso un atteggiamento fisico difensivo, che con il tempo può divenire cronico. E’ quindi necessario riconoscere la causa, o le cause, che generano blocchi e tensioni, che nel corpo prendono forma, impedendo la naturale vitalità dell’organismo.

i 3 elementi del massaggio bioenergetico

Il Terzo dei 3 elementi del Massaggio Bioenergetico: i benefici del contatto corporeo diretto.

Il contatto corporeo diretto, attraverso la pelle, evoca nella persona reazioni potenti, poiché bypassa il sistema difensivo neocorticale-razionale. Parla direttamente alla complessità mente-corpo-cuore, propria dell’organismo umano, permettendo alla persona di accedere alla sua parte psichica più profonda e primordiale.

Il Massaggio Bioenergetico, come considera la pelle?

Il Massaggio Bioenergetico considera la pelle come una superficie organica strettamente collegata agli aspetti psichici ed emotivi della persona. Sostiene l’analogia, tra la pelle, come involucro del corpo, e l’Io, come involucro psichico.

I 3 elementi del Massaggio Bioenergetico.

Il Massaggio Bioenergetico, come utilizza il “tocco”?

Il massaggio bioenergetico è una tecnica che utilizza “il tocco”, per entrare in profondità, oltre la pelle, permettendo alla persona di contattare il proprio inconscio. Sostiene la teoria che l’inconscio eserciti un’influenza profonda sul benessere del corpo. Basa il suo approccio sulla relazione tra i malesseri psico-fisici, e lo squilibrio tra il corpo e la psiche.

Il Corso di Massaggio Bioenergetico e Psicosomatico Educam, offre la possibilità di conoscere le relazioni che intercorrono tra corpo, mente ed emotività. Fornisce, attraverso un percorso didattico, sia teorico che pratico, strumenti validi e concreti, per poter applicare questa tecnica corporea, in maniera competente, sicura ed efficace.

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