La cellulite. Non è solo un difetto fisico passeggero, ma uno degli inestetismi più comuni e diffusi del nostro tempo. Tutti ne parlano, ma pochi ne conoscono le reali caratteristiche, le probabili cause scatenanti e gli eventuali accorgimenti che possono attenuarla e prevenire.
Scegliamo, in questo articolo, di dedicarle la giusta attenzione.
La Cellulite. Di cosa si tratta?
La cellulite, da cellula+ -ite, è l’infiammazione del tessuto connettivo interstiziale o periviscerale. E’ un inestetismo del tessuto connettivo, caratterizzato da una flogosi del derma e del tessuto sottocutaneo della pelle.
E’ definita più correttamente “Pannicolopatia Edemato-Fibro-Sclerotica” (o PEFS), proprio perchè in una determinata condizione alterata del tessuto sottocutaneo, questo ultimo si riempie di cellule adipose, cioè grasso.
La cellulite “estetica” si manifesta appena sotto la pelle, attraverso la tipica ipertrofia degli adipociti, che si accumulano negli spazi intercellulari, insieme ai liquidi in eccesso, ricavati da tutti i processi metabolici del nostro organismo.
La cellulite può dipendere da diversi fattori, come una predisposizione genetica o lo stile di vita, ma può anche essere a base infettiva, cioè determinata da batteri come lo stafilococco, lo streptococco, il colibacillo, il gonococco ecc. Si riconducono, tuttavia, anche cause di tipo traumatiche, cioè azioni meccaniche che agiscono ripetutamente su uno stesso segmento o area corporea.
La cellulite non è, quindi, solo un inestetismo perchè compromette la micro-circolazione, creando un rallentamento del flusso sanguigno e un sempre maggiore ristagno dei liquidi nei tessuti.
Il Pannicolo Adiposo è fisiologico!
Il pannicolo adiposo è lo strato del tessuto connettivo, più o meno ricco di adipe, che connette la pelle, per tutta l’estensione della sua faccia profonda, con gli organi sottocutanei. E’ detto anche tessuto cellulare sottocutaneo, tela sottocutanea o ipoderma.
E’ costituito da due strati connettivi: uno superficiale, aderente alla faccia profonda della pelle, e uno profondo, sovrapposto alla sottostante aponeurosi. Tratti connettivi verticali ed obliqui uniscono tra loro queste due lamine, creando un sistema di logge nel quale si accoglie il tessuto adiposo, che ha la funzione metabolica e di termoregolazione, oltre che di contenimento di vasi e nervi.
Il foglietto superficiale è intimamente unito al derma, mentre quello profondo è separato dall’aponeurosi da uno strato di connettivo lasso. Tale struttura permette lo scorrimento della cute sugli strati sottostanti, oltre a dissipare le forze meccaniche compressive provenienti dall’esterno e oltre a trasmettere le percezioni tattili e sensoriali.
Lo spessore del pannicolo adiposo varia nelle diverse sedi corporee e in rapporto all’età, all’alimentazione e al ricambio cellulare.
La Cellulite. Chi è più colpito da questo inestetismo?
La cellulite, secondo recenti studi, colpisce in media più dell’90% delle donne in modo più o meno grave, indifferentemente dal sesso, dall’età e dall’etnia.
Probabilmente, è più diffusa nel sesso femminile per l’azione degli ormoni estrogeni che influenzano l’aumento e l’accumulo del tessuto adiposo.
Questo inestetismo va concentrandosi così, soprattutto, sugli arti inferiori, sui fianchi e l’addome, sulle braccia e sulle caviglie.
Cellulite vs Lipomatosi
Per molti, è improprio indicare con il termine Cellulite, l’aumento di adipe nel tessuto sottocutaneo a causa di turbe nel metabolismo dei grassi, che invece andrebbero più precisamente classificate sotto il gruppo delle lipomatosi.
Per lipomatosi si intende quel gruppo di distrofie adipose, caratterizzate da accumuli di grasso circoscritto, distribuiti in modo irregolare o raccolti in masse multiple, simmetriche e spesso dolorose.
Ci sono diverse forme di lipomatosi:
- Adiposi dolorosa o Sindrome di Dercum; caratterizzata da comparsa, nel sottocutaneo del tronco e degli arti, di accumuli dolorosi di grasso, distribuiti simmetricamente. Tipica forma nelle donne nel periodo della menopausa. Determina grave astenia e disturbi psichici con malinconia.
- Lipodistrofia progressiva o Morbo di Morgagni-Barraque-Simons; propria nelle giovani donne, ritenuta secondaria a lesioni diencefaliche. E’ tipica la scomparsa di adipe nella metà superiore del corpo, specie al viso, mentre nella metà inferiore l’adipe è normale o un pò aumentato.
- Lipomatosi Multipla o Sindrome di Launois-Bensaude; comparsa di masse adipose enormi a disposizione simmetrica alla nuca, alle regioni parotidee, sottomascellari, sottomammarie ed addominali. Predilige il sesso maschile tra i 25 e i 30 anni.
- Adiposità Circoscritte Segmentarie Paraplegiche; di origine nervosa legate a lesioni cerebrali.
Nelle lipomatosi, data la tendenza ad accumulare grasso, è necessario seguire una dieta particolare, prevalentemente proteica, limitando grassi e carboidrati, bevande e sali. Regolarizzare l’alvo ed eseguire esercizi ginnastici.
La Cellulite. Perchè colpisce?
La Cellulite, come anticipato, può essere causata da fattori primari, secondari e aggravanti.
Chiaramente, è significativa l’azione degli estrogeni femminili su specifici recettori cutanei, nella fase di pre-ciclo mestruale o nel periodi di gravidanza, dove può evidenziarsi la famosa “pelle a buccia d’arancia”. La cellulite, in genere, aumenta dopo la menopausa, se non accompagnata da specifiche cure ormonali.
Se non si considerano i traumi e le affezioni batteriche e sistemiche-metaboliche ( cause specifiche), sono sfavorevoli uno stile di vita sedentaria, un’ inadeguata alimentazione ( obesità o dimagrimento rapido ), lo stress, il fumo, l’alcol come le cattive abitudini posturali date da particolari tipi di lavoro che spingono ad azioni ripetute ( assumere posizioni sbagliate a lungo, overuse o passare troppo tempo in piedi ). Tuttavia, si sconsigliano vestiario stretto e attillato come scarpe strette o tacco alto.
La Cellulite Batterica
La Cellulite si sviluppa in quei casi traumatici che favoriscono l’insorgenza di un infezione, in cui i batteri possono pervenire al tessuto cellulare sia per contiguità sia per via sanguigna o linfatica da focolai anche lontani, come foruncoli, ascessi sottocutanei e carie dentarie.
Si stabilisce un essudato che riempie gli interstizi, ossia le fenditure tra i tessuti. Si può raccogliere anche in cavità, piccole o grandi, generando un ascesso. L’infiammazione però può portare anche alla necrosi e alla degenerazione del tessuto. I corpuscoli purulenti smantellano il tessuto che muore. Se l’affezione si estende oltre il tessuto offeso fino a tratti sempre maggiori, si può parlare anche di flemmone.
La cura della cellulite si basa sul riposo, con immobilizzazione della parte colpita, l’applicazione di impacchi caldo-umidi, sull’impiego di antibiotici ad ampio spettro.
La Cellulite e i suoi stadi evolutivi di crescita
La cellulite estetica si può dividere in 3 stadi di crescita evolutiva principali:
- Stadio 1 – Edematosa ; la pelle nei punti critici come caviglie, polpacci, cosce e braccia risulta pastosa. Se pizzicata, compare un effetto bucarellato simile alla buccia d’arancia. Origina da disfunzioni ormonali (anche a causa della pillola anticoncezionale), costituzionali ed ereditarie. I vasi sanguigni, che irrorano il tessuto adiposo, perdono elasticità, causando un edema, ovvero ristagno di liquidi. L’inestetismo se non curato può peggiorare.
- Stadio 2 – Fibrosa; stringendo la pelle tra le mani, ci si accorge di piccoli noduli e protuberanze abbastanza evidenti. Questa cellulite è dovuta a un ristagno di liquidi costante e prolungato nel tempo che crea sofferenza al tessuto adiposo, rendendo il tessuto fibroso, cioè aumenta il tessuto connettivo che indurisce quello adiposo. La pelle è, quindi, dura al tatto.
- Stadio 3 – Sclerotica; la pelle anche se non compressa, presenta avvallamenti e protuberanze di grandi dimensioni, talvolta con tumefazioni, conferendo il tipico aspetto “a materasso”. Comprimendo le zone colpite, si percepisce dolore a causa dell’ispessimento severo degli strati sottocutanei profondi. Le cellule adipose aumentano di numero e di volume e i setti, che accolgono le cellule adipose, si irrigidiscono e tendono a ritirarsi.
Ad ogni Cellulite…il suo identikit
Esistono diverse tipologie di cellulite:
- Cellulite Molle o Flaccida : le zone colpite tendono spontaneamente a infiltrati mobili con la presenza di noduli che formano come dei gradini di grasso. La figura corporea è modificata, soprattutto nelle cosce e nelle braccia, anche per il solo effetto della forza di gravità. Le masse cellulitiche hanno notevoli quantità di liquido e per questo le parti sono gonfie e i contorni arrotondati. La palpazione superficiale rivela “la pelle a buccia d’arancia”, mentre con la palpazione profonda si mettono in evidenza le formazioni nodulari. Il tono muscolare è diminuito e sono presenti varicosità arteriose e venose. Rare sono le smagliature. La pelle è fredda, secca e rugosa. E’ la forma di cellulite più diffusa e colpisce in particolare soggetti obesi, ma è possibile riscontrarla in soggetti normopeso o che variano spesso di peso.
- Cellulite Edematosa : è una variante della cellulite molle, caratterizzata però da una notevole componente idrica. Il liquido nei tessuti ristagna in particolare nei glutei e nel bacino, dando un effetto di infarcimento dei tessuti. Cuscinetti e placche cellulitiche dure alla palpazione profonda, conferiscono un aspetto gonfio e spugnoso. Si può confondere con il classico edema di origine cardiaca.
- Cellulite Dura o Compatta: la pelle appare ispessita e fortemente aderente ai piani profondi. E’ poco mobile, tende l’epidermide al massimo e si presenta soda sotto le dita. Si presenta spesso di colore cianotico e solcata da smagliature profonde. Le zone cellulitiche non si lasciano comprimere in nessun modo. E’ una forma spesso dolorosa. Colpisce soggetti anche magri e il tono muscolare è tonico e ben conservato. Si accompagna a senso di affaticamento, pesantezza fino alla dolorabilità spontanea, con facilità all’ematoma.
La Cellulite e i rimedi
Per combattere la cellulite esistono degli espedienti e strategie valide che richiedono impegno e costanza.
Questi rimedi sono principalmente un alimentazione sana, moderata e bilanciata, integrazione (per esempio centella, ippocastano ), l’attività fisica regolare ( movimento aerobico dolce senza carico eccessivo sugli arti inferiori : acqua gym, nuoto, bicicletta…) , interventi di massoterapia linfodrenante e anticellulite.
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Bibliografia:
- appunti personali
- Enciclopedia Motta, Federico Motta Editore 1990 Milano