Probabilmente sei arrivato a leggere questo articolo perché hai un dolore sulla gamba, e qualcuno ti ha “diagnosticato” una sciatalgia. Giustamente vuoi capirne di più, vediamo di fare chiarezza.
La sciatalgia – definizione
Intanto sciatalgia è la fusione di “sciatico” (il nervo) e “algia” (dolore), si può usare in sostituzione del termine “sciatica”
Come il nome suggerisce non siamo davanti a una vera e propria diagnosi, è invece un modo più dotto per dire “ho dolore nella parte posteriore della gamba”.
La sciatalgia non essendo una patologia ma un sintomo, abbraccia più cause scatenanti, intanto vediamo di capire chi sono gli attori principali della sciatalgia.
La sciatalgia – il nervo sciatico
Il nervo sciatico (o ischiatico) è un nervo periferico, che origina dalla porzione lombo-sacrale della colonna, la parte bassa della schiena per intenderci.
È il nervo più voluminoso all’interno del corpo umano, e il suo territorio di innervazione va dal gluteo fino al piede.
Lo sciatico è un nervo misto, ossia:
- invierà informazioni per controllare i muscoli (funzione motoria);
- riceverà stimoli dalla cute (funzione sensitiva) dove riceverà informazioni sul dolore e sulla temperatura.
Tramite il suo lavoro possiamo:
- contrarre i muscoli posteriori della coscia (semitendinoso, semimembranoso e bicipite femorale);
- contrarre i muscoli della gamba (gastrocnemio, soleo, plantare, popliteo e i vari muscoli intrinseci ed estrinseci del piede).
La sciatalgia – il decorso del nervo sciatico
Durante il suo tragitto, lo sciatico attraverserà varie stazioni dove spesso possiamo trovare punti di irritazione per il nervo stesso.
Ad esempio:
- Attraverserà il grande forame ischiatico per proiettarsi nella parte posteriore della coscia
- Raggiungerà il ginocchio passando tra grande adduttore e bicipite femorale
- Al livello del ginocchio si dividerà in due branche il nervo tibiale e il nervo peroniero comune
- Il nervo tibiale tramite le sue diramazioni percorrerà la parte posteriore della gamba fino a raggiungere la pianta del piede
- Il nervo peroniero si sdoppierà (in profondo e superficiale) e raggiungerà le porzioni anteriori e laterali della gamba fino a raggiungere il dorso del piede.
La sciatalgia – i sintomi dell’irritazione nervosa
La sciatalgia presenta sintomi vari, essendo come già detto una problematica dalle più varie nature.
I sintomi più comuni dell’irritazione nervosa sono localizzate tendenzialmente su un arto solamente nelle aree di passaggio del nervo sciatico, ossia posteriormente dal gluteo al piede
- Formicolio lungo il decorso del nervo sciatico
- Formicolio
- Intorpidimento
- Mancanza di sensibilità
- Diminuzione della forza
- Zoppia più o meno marcata
La sciatalgia – le cause più comuni
La sciatalgia deriva come abbiamo già detto dalla compressione delle radici nervose, che può avvenire a livello vertebrale, oppure più in periferia.
Le cause di compressione che incontriamo più comunemente sono
- Ernia del disco
- Protrusione discale
- Discopatie degenerative
- Riduzione (stenosi) del canale vertebrale
- Compressioni a carico della muscolatura (più comunemente muscolo piriforme, ma anche tanti altri) vedi sindrome del portafogli
- Spondilolistesi
Ma ci sono in realtà svariate cause che possono variare da persona a persona, il consulto professionale è la soluzione più adatta.
La sciatalgia – cosa fare
Evitare quantomeno il fai da te, ma prendere in considerazione strade terapeutiche in base all’entità del dolore e dei limiti di mobilità.
Cosa importante è far presente al proprio medico curante la situazione, il quale provvederà con l’iter specifico per arrivare ad una diagnosi e relativa soluzione.
Si potrà procedere con una pratica chirurgica, o conservativa.
Nel caso della terapia conservativa un’arma particolarmente efficace è rivolgersi ad un osteopata professionista, è importante affidarsi, come sempre, alle mani di un esperto del settore.
Sarà fondamentale per il vostro osteopata avere chiarezza della causa scatenante, al fine di procedere con gli interventi manipolativi adeguati in totale sicurezza. (vedi le 6 fasi della visita osteopatica)
Per questo motivo è sempre più comune trovare team composti da medici e osteopati, con l’obiettivo di collaborare per la salute del paziente, trovando le soluzioni nel minor tempo possibile.