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Riscoprire il Femminile attraverso la Natura

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i 5 aspetti della natura che ci ricordano il nostro lato intuitivo

Il Femminile in Natura

Sia che tu sia uomo o una donna, ognuno di noi ha un lato maschile ed un lato femminile dentro di sè.
La nostra società e la routine quotidiana ci chiedono spesso di stare in un’energia prevalentemente maschile, razionale, forte, attiva.
Questo porta ad una certa sofferenza in entrambi i sessi, essendo il nostro sistema, in una costante ricerca dell’equilibirio.
Fortunatamente, la natura ed in particolare la foresta, sono di grande aiuto nel riscoprire e ri-connetterci al nostro lato femminile, quel lato dentro di noi che ci rende intuitivi, dolci, pazienti e introspettivi.
In questo articolo scopriremo i 5 aspetti che quando passiamo del tempo in natura o ci immergiamo nel bosco ci aiutano a ri-scoprire il nostro lato femminile, molto spesso dimenticato!

1. I cicli naturali

Osservando i cicli della natura, possiamo ri-trovare molte sintonie con il nostro corpo ed i nostri cicli interiori. Nel corpo delle donne, questo è particolarmente evidente!
Dall’adolescenza alla vita adulta, la mestruazione, la gravidanza e la menopausa, sono tutte esperienze governate da eterne leggi naturali, dalle quali non si può prescindere.
In Lei, gli effetti della ciclicità ormonale sono facilmente osservabili e riconoscibil, anche se questo non significa che gli uomini non ne abbiano. Se la luna è in grado di manipolare le masse degli oceani, credi davvero che gli uomini ne rimangano imperturbati?

2. Il potere della creazione

Quando siamo in natura e stiamo attenti a ciò che accade intorno a noi, diventiamo testimoni di una continua espressione di creatività, sotto forma ad esempio di nuove foglie, fiori, frutti, funghi etc.
Come la foresta anche noi possediamo un potere creativo infinito.
La creatività, la creazione e la manifestazione sono tutti aspetti del nostro lato femminile, che, se lasciato esprimersi liberamente ci stupirà. Quando siamo connessi profondamente al nostro femminile, diveniamo un vulcano di idee e viviamo a pieno il nostro potere creativo, che trova il suo culmine nella procreazione di una nuova vita.

3. Il silenzio

Come detto all’inizio dell’ articolo, la vita quotidianna ci richiede spesso di agire dal nostro lato maschile.
Siamo tendenzialmente esposti ad uno stile di vita veloce, rumoroso e con tanti stimoli, nel quale abbiamo imparato ad adattarci reagendo volecemente, passando all’azione e rimanendo razionali.
La natura e la Foresta creano invece spazio per il silenzio, il ritiro, dal quale può emergere il nostro lato più sensibile, introspettivo, intuitivo e dove possiamo esplorare la nostra capacità di sintonizzarci con le leggi naturali e del macrocosmo. La Foresta ci aiuta a rallentare, a calmarci e da uno stato tale ad agire con dolcezza, grazia e tenerezza.

4. La cooperazione

Per molto tempo, la nostra idea dell’evoluzione era quella basata sulla “sopravvivenza del più forte”. Un modello, fortemente influenzato dall’energia maschile e della competizione. La foresta ci propone invece un modello, che si basa su aspetti femminili come la cooperazione o la simbiosi: il Fungo e l’Albero, le Formiche e gli Afidi etc.
Una relazione o cooperazione tra due specie diventa una simbiosi, nel momento in cui entrambe le parti ne traggono benefici.
Osservando quindi i pattern degli ecosistemi naturali e lasciandoci ispirare, la natura ci insegna a vivere con più compassione e meno egoisimo le nostre vite; cosa che manca spesso, ad esempio nel mondo del lavoro, dove fino ad oggi è stata predominante l’energia maschile.

5. L’Unione

La foresta, come rappresentante della Natura intera, è un organismo gigante, un ecosistema, dove ogni singolo individuo ha un ruolo importante ed è parte del “tutto” . Negli ultimi secoli, l’essere umano si è evoluto sganciandosi dall’ambiente naturale, quasi dimenticando, che anche lui/lei è parte di questo organismo, e non “a parte”. Passare del tempo nella Foresta ci ricorda la nostra vera Natura, le nostre radici e ci invita alla ricerca costante dell’equilibirio ed unione tra maschile e femminile.

“Riconnessione non è un nostro «fare», piuttosto è un processo circolare, in un flusso continuo di scambi con l’ambiente naturale, interviene sulla fisiologia del corpo e sulla coscienza:
Bosco e Foresta sono «portali» che affinano e puliscono il nostro sistema mente/corpo.
Riconnessione è onorare la nostra vera Natura, è onorare il «femminile». “

F.B.

Vuoi imparare di più sulla ri-scoperta del nostro lato Femminile con l’aiuto della Natura? Su come stare in Natura in modo consapevole e terapeutico?

La Medicina Forestale è la disciplina che si occupa di tutto questo.
Attraverso le immersioni forestali o bagni di bosco, la Medicina Forestale ci fornisce gli strumenti e la conoscenza necessaria per mettere in pratica tutti gli aspetti che ci riconnettono con il nostro lato più intuitivo e tanto altro ancora!

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L’osteopatia per tutte le età.

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L’immaginario comune, e anche quello web, associa facilmente l’osteopatia ad un trattamento forte, adatto solo a giovani e sportivi.

Mai cosa più sbagliata, l’osteopatia è veramente una pratica aperta a tutti. Ogni individuo per sesso, età e fisicità può avvalersi dei benefici del trattamento osteopatico.

I contro effetti di tale approccio sono veramente nulli, sempre ammesso che si vada da un esperto osteopata, e questo la rende fruibile in ogni occasione.

corso di osteopatia educam

L’età neonatale e pediatrica – l’utilità osteopatica

Iniziamo con le prime fasi di vita, parecchi osteopati formati indirizzano il completamento dei loro studi e ricerca nell’ambito neonatale.

Basti pensare che all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dal 2009, l’osteopata Tommaso Ferrioni collabora nel reparto di Neurochirurgia.

Proprio nell’ospedale sopracitato è aperto il corso triennale di specializzazione in osteopatia pediatrica.

Sempre più numerosi genitori ricorrono a specifici trattamenti osteopatici per ridurre ed eliminare fastidiose condizioni nel proprio figlio.

L’osteopata pediatrico può intervenire in maniera dolce e delicata per risolvere numerose situazioni, i disturbi più comuni sono:

  • Problemi durante il nutrimento e la suzione
  • Coliche frequenti 
  • Disturbi del sonno
  • Otiti
  • ecc..

Insomma i nostri piccoli potranno avvalersi delle abilità osteopatiche per risolvere alla radice scomodissimi fastidi, sfruttando in totalità il potenziale di crescita.

Il trattamento nell’ambito sportivo

Lo sport è forse stato il primo ambito dove l’osteopata ha avuto terreno fertile per iniziare la scalata nell’immaginario comune. 

Ogni squadra di calcio ne ha uno, anche nelle serie minori, fino ad arrivare all’eccellenza. 
Una squadra che tiene al rendimento e alla cura dei propri atleti non rinuncia alla presenza di un osteopata nel team.

Lampante esempio è il nostro Walter Martinelli , che segue la società A.S. Roma e la Nazionale italiana di calcio, fornendo allo staff medico una visione in più nella prevenzione e nel recupero della condizione fisica e mentale degli atleti.

Ovviamente il calcio non è l’unico sport che si avvale della terapia manipolativa osteopatica, ne abbiamo esempi anche nel ciclismo, nel nuoto, nella scherma…

Insomma la dove lo sforzo fisico è richiesto, l’osteopata apporta il suo bagaglio tecnico-esperienziale a favore di un binomio vincente osteopata-atleta.

Osteopatia: Le manipolazioni dolci nella gravidanza

Dal concepimento alla nascita, sappiamo bene che è un periodo discretamente lungo, come sappiamo bene per esperienza diretta e indiretta che durante la gestazione sono numerosi i fastidi a cui la neomamma potrà andare incontro.

Può essere una nausea limitata ad una fase del tempo, o magari che viene espressa durante tutta la gravidanza.
Può sorgere una lombalgia nei mesi finali, difficoltà respiratoria dovuta dal posizionamento sottodiaframmatico del feto, reflusso, costipazione ecc..

Insomma le condizioni della neomamma possono essere davvero insidiose e noiose, andando indubbiamente ad intaccare la condizione psicologica.

Così come abbiamo una chiara idea dei fastidi presenti nel periodo gestazionale, altrettanto abbiamo chiarezza delle controindicazioni farmacologiche, sempre ammesso che esista una soluzione allopatica ai problemi sopraelencati.

L’osteopata può:

  • sfruttare tutto il corollario delle sue manipolazioni delicate al fine di migliorare le condizioni posizionali del feto, fornendogli tutto lo spazio necessario, senza fastidiose tensioni muscolo-viscerali;
  • permettere alla neomamma di “scrollarsi di dosso” tutto lo stress accessorio dettato dalle problematiche decisamente non desiderate;
  • migliorare la mobilità del bacino, sacro e coccige, della gestante, preparando quindi le strutture al momento della nascita, al fine di non consentire disturbi post nascita.

Anche nel periodo post nascita a volte è importante tornare dal proprio osteopata per tornare ad una condizione più neutrale possibile nel minor tempo.

Osteopatia nell’età geriatrica

L’età avanzata non deve preoccuparci affatto, l’utente geriatrico è anche lui adatto alla terapia manipolativa osteopatica.

Anzi forse è l’ambito dove è ancora più importante creare un’immagine della terapia manipolativa osteopatica più radicata.
L’aspetto piscologico, emotivo, fisico dell’anziano è importante esattamente come in ogni fascia di età, oserei anche di più (n.d.r.)

Talvolta troviamo utenti con importanti limitazioni fisiche o fisiologiche, e ciò indubbiamente influisce negativamente su tutto quello che è il concetto di benessere e salute.

Il carico farmacologico a volte è talmente alto, per varie situazioni pregresse, che il medico non può inserire nuovi farmaci per evitare il sovraccarico o interazioni tra le varie molecole. 

In questo modo, quella fastidiosa lombalgia, quella cervicalgia che ormai ha una storia sua, restano rilegate in secondo piano, restando però una fonte inesauribile di malessere psico-fisico nell’anziano.

Lì è proprio dove opera il “nostro” osteopata esperto, detendere la dove c’è tensione e stimolare lì dove serve supporto muscolare, fornendo al proprio utente geriatrico esperienza, capacità e quella sensazione di presa in cura, elementi vincenti del trattamento.

Per essere un ottimo professionista, la cosa più importante è la formazione, questo aiuterà ad essere sempre pronto ad affrontare ogni situazione con il massimo delle proprie capacità.

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Scuola di Massaggio: come scegliere in linea con le tue esigenze.

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Orientarsi consapevolmente tra le offerte formative.

Ricordo con nitidezza il momento in cui scelsi di iscrivermi a una scuola di massaggio.

Impiegai molto tempo prima di incontrare il percorso didattico che meglio corrispondesse alle mie esigenze, ai miei bisogni e desideri. Esplorai molte offerte, prima di approdare a quella che poi scelsi di intraprendere.

Il mondo delle terapie manuali è molto variegato: da una parte ci apre a molteplici orizzonti, dall’altro rischia talvolta di disperdere la nostra direzione.

Scuola di massaggio

L’utilità di una testimonianza diretta.

Ricevere una testimonianza diretta, da parte di chi quel percorso lo aveva già vissuto in prima persona, al tempo mi avrebbe guidata e aiutata a orientarmi.

Per questo, ho scelto di offrire in questo articolo, alcuni contenuti che derivano dalla mia duplice esperienza, di allieva e docente, circa la proposta della Scuola di Massaggio Educam.  

Descriverò di seguito le caratteristiche principali del piano didattico di questa offerta formativa, strutturata ad hoc, per chi vuole conoscere concretamente il mondo del massaggio.    

Il Corso di Massaggio Integrato Educam: un approccio completo al benessere.

La peculiarità di questa scuola di massaggio, è la visione integrata del benessere, attraverso un approccio che crea inclusione e non separazione, tra tecniche e discipline differenti.

Le tecniche di massaggio, tutte differenti, sono strutturate in modo da poter essere scelte e applicate dall’operatore, in base alle esigenze specifiche della persona.

Questo le rende facilmente integrabili, sia tra di loro, che a discipline, professionalità e metodi scientifici differenti, di cui il massaggio diventa un efficace coadiuvante.

Un percorso integrato, completo e guidato, che accrescere la conoscenza e la consapevolezza del corpo, insieme a tecniche e approcci differenti propri del massaggio.

Corso di massaggio

Cosa puoi imparare concretamente durante il Corso di Massaggio Educam?

Come alleviare tensioni muscolari, favorire la circolazione sanguigna e linfatica, ristabilire il naturale equilibrio fisico ed emotivo della persona.

Applicare tecniche drenanti, intervenire sul tessuto connettivo, utilizzare gli oli essenziali e l’aromaterapia. Applicare le tecniche del massaggio sportivo, bioenergetico e psicosomatico. Migliorare il benessere della donna in gravidanza e del neonato, attraverso tecniche mirate e sicure.

Promuovere un modo nuovo e profondo di entrare in contatto con la persona, attraverso un approccio scientifico, creativo e sensibile all’essere umano.

Apportare un rasserenamento fisico ed emozionale immediato, favorendo il recupero naturale delle risorse e del potenziale auto-rigenerativo che ciascuna persona possiede.

Corso di massaggio olistico
L’approccio olistico.

L’approccio olistico, proprio di questa Scuola di Massaggio, è un modo di guardare all’essere umano nella sua interezza: mentale, fisica, emotiva, energetica e spirituale.

Secondo questo principio, le nostre azioni, i nostri pensieri e le nostre scelte alimentari influenzano la totalità del nostro sistema mente-corpo.

Producono conseguenze sul nostro sistema immunitario, aumentando o abbassando le difese dell’organismo e la capacità di reagire positivamente alla vita.

Il massaggio integrato al trattamento osteopatico.

Le terapie manuali corporee come l’osteopatia – ma anche la posturologia e la fisioterapia – possono ricevere molteplici benefici dal lavoro manuale del massaggio.

Alcuni trattamenti specifici di massaggio possono risultare ottimi strumenti di preparazione o integrazione a trattamenti manuali di natura osteopatica.

Il lavoro integrato può agire in maniera generica o specifica, a seconda dei casi e delle indicazioni fornite dall’osteopata al massaggiatore o viceversa.

L’approccio integrato si muove verso un percorso guidato, sicuro e completo, volto alla risoluzione di disturbi e al miglioramento dello stato di benessere generale della persona.

Se le parole che hai letto risuonano con ciò che desideri apprendere da una Scuola di Massaggio, l’offerta formativa di Educam potrà aiutarti a costruire la tua professione.

Scuola Educam di Osteopatia a Roma ed in Italia
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I 3 elementi del Massaggio Bioenergetico e Psicosomatico.

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Il Massaggio Bioenergetico, e i suoi 3 elementi, è un approccio manuale alla persona, che integra i principi della Psicosomatica a quelli della Bioenergetica. Si occupa dei legami che intercorrono tra la componente psichico-emotiva e quella somatica. Sostiene la relazione tra l’atteggiamento fisico di una persona e la struttura del suo Io.

Il Massaggio Bioenergetico considera l’organismo umano come un “tutto”, e i versanti psichico e somatico come funzioni strettamente correlate. E’ una chiave d’accesso al corpo, diretta ed efficace. Permette alla persona, attraverso lo scioglimento delle tensioni corporee, di liberare ed esprimere le emozioni imprigionate nelle varie regioni del corpo che presentano tensioni.

I 3 elementi del Massaggio Bioenergetico.

ll primo dei 3 elementi del Massaggio Bioenergetico: la relazione tra corpo ed emozioni.

Un corpo libero da tensioni, è un corpo in cui l’energia vitale scorre fluida e si manifesta attraverso una sana e autentica espressione di Sé. Le tensioni che si manifestano nel corpo, sono l’espressione di un conflitto emotivo, che nel corpo prende forma, in attesa di essere espresso e risolto.

L’esperienza del Massaggio Bioenergetico, permette alla persona di acquisire consapevolezza, responsabilità e presenza. Favorisce la creazione di uno spazio in cui è possibile raccontare la propria storia, esprimere bisogni, vissuti emotivi e ricordi. Permettendo al corpo e alle emozioni di esprimersi con equilibrio, la persona recupera lo stato di benessere e abbassa il livello di stress.

Il Massaggio Bioenergetico ha l’obiettivo di sciogliere tensioni e blocchi muscolari, lievi o cronici. Consente alla persona di evocare, rivivere, ricostruire e riordinare, le emozioni, che in quelle tensioni e in quei blocchi sono custodite. Quando le emozioni rimosse riemergono alla consapevolezza, vengono elaborate e pian piano reintegrate nel senso di identità della persona.

Il Secondo dei 3 elementi del Massaggio Bioenergetico: “sentire il corpo”.

Il Massaggio Bioenergetico, grazie ai 3 elementi che lo caratterizzano, si fonda sul rilassamento profondo della persona, lasciando lo spazio necessario  all’espressione di sensazioni, emozioni, pensieri, ricordi e immagini. L’obiettivo è quello di attivare la propriocezione, ovvero la capacità di “sentire il corpo”, imparando a dialogare con esso. Così sarà possibile sciogliere blocchi e tensioni corporee, permettendo all’energia vitale di riprendere a fluire.

Una tensione corporea è una resistenza che si sta mettendo in atto, attraverso un atteggiamento fisico difensivo, che con il tempo può divenire cronico. E’ quindi necessario riconoscere la causa, o le cause, che generano blocchi e tensioni, che nel corpo prendono forma, impedendo la naturale vitalità dell’organismo.

i 3 elementi del massaggio bioenergetico

Il Terzo dei 3 elementi del Massaggio Bioenergetico: i benefici del contatto corporeo diretto.

Il contatto corporeo diretto, attraverso la pelle, evoca nella persona reazioni potenti, poiché bypassa il sistema difensivo neocorticale-razionale. Parla direttamente alla complessità mente-corpo-cuore, propria dell’organismo umano, permettendo alla persona di accedere alla sua parte psichica più profonda e primordiale.

Il Massaggio Bioenergetico, come considera la pelle?

Il Massaggio Bioenergetico considera la pelle come una superficie organica strettamente collegata agli aspetti psichici ed emotivi della persona. Sostiene l’analogia, tra la pelle, come involucro del corpo, e l’Io, come involucro psichico.

I 3 elementi del Massaggio Bioenergetico.

Il Massaggio Bioenergetico, come utilizza il “tocco”?

Il massaggio bioenergetico è una tecnica che utilizza “il tocco”, per entrare in profondità, oltre la pelle, permettendo alla persona di contattare il proprio inconscio. Sostiene la teoria che l’inconscio eserciti un’influenza profonda sul benessere del corpo. Basa il suo approccio sulla relazione tra i malesseri psico-fisici, e lo squilibrio tra il corpo e la psiche.

Il Corso di Massaggio Bioenergetico e Psicosomatico Educam, offre la possibilità di conoscere le relazioni che intercorrono tra corpo, mente ed emotività. Fornisce, attraverso un percorso didattico, sia teorico che pratico, strumenti validi e concreti, per poter applicare questa tecnica corporea, in maniera competente, sicura ed efficace.

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