Il posturologo: 3 buoni motivi per fare questo lavoro

Autore
Ivan Gregori
Data
21 Lug, 2021
Categoria
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Se stai pensando di diventare posturologo su questo articolo troverai delle conferme per farlo.

Diventare posturologo: saper valutare in maniera professionale è il primo motivo

Attraverso una batteria di test il posturologo riesce ad individuare quella che è la disfunzione primaria che mette in risalto segni e sintomi clinici nel soggetto sottoposto a valutazione.

Quindi la persona che avverte un dolore o un fastidio in qualsiasi zona del corpo va dal posturologo per farsi visitare; quest’ultimo effettuerà una serie di test, che vanno dai più grossolani appunto per evidenziare delle problematiche o disarmonie più o meno globali, i cosiddetti test dell’Aquila, con i quali  viene valutata la postura da un punto di vista massimale e d’insieme;

per poi proseguire con dei test più specifici che vanno a valutare ed evidenziare quella che è l’area di primarietà dove risiede Appunto la disfunzione primaria; Per poi finire con quelli che sono i cosiddetti test del topolino, ovvero test specifici, dove appunto viene messa in risalto la disfunzione primaria.

Dunque la batteria di test che esegue il posturologo ha un ordine ben preciso, si comincia da una valutazione più grossolana per finire con una valutazione più fine avendo come obiettivo ultimo l’individuazione del problema.


Già in questo primo punto si Risalta la bellezza della figura del posturologo perché se da un lato risulta abbastanza complesso riuscire ad individuare la disfunzione primaria, dall’altro lato viene fuori la parte più  intrigante e investigativa nella ricerca di quest’ultima

Diventare posturologo: relazionarsi con figure multi disciplinari per aiutare il paziente

La visione multidisciplinare è fondamentale; saper interagire con altre figure professionali che lavorano per la salute ed il benessere della persona è la vera carta vincente di questo lavoro.

Infatti Il posturologo avendo delle conoscenze su basi fisiologiche e anatomiche un po’ su tutti i distretti corporei e soprattutto valutando quelli che sono i maggiori recettori posturali, quindi occhio, orecchio, bocca, piedi, cute, apparato muscolo scheletrico e psiche e proprio perché in questi il posturologo ricercherà la disfunzione somatica principale, dovrà interagire con lo specialista del caso, in base all’attrattore disfunzionale che è risultato più  problematico dopo valutazione, per risolvere al meglio il caso e per far tornare in salute e benessere la persona.

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Quindi tutto questo mette in risalto la parte relazionale del ruolo in quanto si dovrà mettere in piedi una vera e propria rete di contatti con molteplici professionisti che coinvolga un po tutte le categorie del mondo della salute e benessere.

Diventare Posturologo: Rimodulare uno schema corporeo compromesso.

Una delle caratteristiche principali della figura del posturologo è quella di saper rimodulare uno schema corporeo compromesso.

Ovvero una volta individuata la disfunzione somatica principale, attraverso una minuziosa valutazione, e dopo essere intervenuti in maniera multidisciplinare sul caso, il posturologo mette in pratica la rimodulazione neuro posturale (RNP); ovvero genera una serie di esercizi mirati a ristabilire il corretto schema motorio perso di conseguenza alll’instaurarsi della disfunzione somatica stessa.

Dunque da qui si risalta la mente ingegneristica del ruolo dove la sapienza e l’intelletto del posturologo si mescolano per ridare, alla persona, miglioramenti sia dal punto di vista della salute che del benessere.

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