Come diventare osteopata

Autore
Simone Buccino
Data
12 Dic, 2021
Categoria
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Normative, leggi, disegni di legge e quant’altro, si parla di osteopatia sanitaria, di istituzione di corsi di laurea, ma ad oggi come si fa a diventare osteopata?

Breve introduzione all’osteopatia

L’osteopatia è stata sviluppata da Andrew Taylor Still, un medico chirurgo degli Stati Uniti d’America, che ha costituito la prima scuola nel 1982.

L’osteopatia è una terapia manuale di “diagnosi e trattamento”, rispettala relazione tra corpo mente e spirito, stimolando la capacità intrinseca dell’organismo di auto-guarire.

L’osteopata utilizza un’ampia varietà di tecniche manuali, per migliorare le funzioni fisiologiche a supporto dell’omeostasi, alterata dalle disfunzioni somatiche.

Non dobbiamo pensare solo ad ossa e articolazioni, l’osteopata si prende cura anche di: 
strutture miofasciali, strutture vascolari, neurologiche, linfatiche e viscerali.

Concetto fondamentale dell’osteopatia, come ogni approccio olistico, è che la terapia è paziente-centrica, e che ogni essere umano è unico, una unità funzionale dinamica, in cui tutte le parte sono correlate tra loro.

La formazione per diventare osteopata

Attualmente la formazione in osteopatia è a carico di istituti privati;
che seguendo le direttive dettate dall’OMS provvedono a formare professionisti nel pieno delle competenze e abilità. (qui il testo completo)

Il corso, quinquennale, permette allo studente di apprendere le scienze di base, la filosofia osteopatica, i test e le tecniche adatti.

Prima di iniziare la parte pratica, sezione fondamentale del percorso, è importante sapere esattamente anatomia e fisiologia del distretto analizzato.

Ogni manipolazione dovrà rispettare parametri esatti, adattati all’utente.

Un bravo professionista osteopata deve saper riconoscere bandiere gialle e rosse, cioè, conoscere patologie del segmento analizzato e saperle riconoscere.
L’obiettivo è poter agire in totale sicurezza per l’utente e in caso poter provvedere alla collaborazione di specialisti specifici.

Chi può accedere alla formazione in osteopatia?

L’unico parametro fondamentale per accedere alla formazione e diventare osteopata è il diploma di scuola media superiore;
pertanto non è richiesto nessun pregresso e nessuna laurea specifica.

Ovviamente ci sarà una differenziazione di monte ore, di esami e di frequentazione tra gli studenti senza pregresso sanitario e con pregresso sanitario.

L’OMS suddivide gli studenti in:

Type 1: diplomati alle scuole medie superiori, laureati in altre discipline non sanitarie

Type 2: laureati in discipline sanitarie.

I laureati in scienze motorie saranno incluso nel Type 1 anche se presenterà esoneri e un monte ore lievemente inferiore ai colleghi non laureati.

Il tirocinio – parte centrale del percorso

Diventare osteopata vuol dire seguire un percorso dove la pratica fa da regina, perciò il tirocinio è una parte che prende un’importanza fondamentale.

Il percorso formativo di un istituto di qualità prevede un monte ore di tirocinio a seconda della categorizzazione (Type 1 – Type 2) .
I discenti sono tenuti a partecipare attivamente, sia che si tratti di pratica che di teoria.

Il tutor è la figura di riferimento, gestirà studenti e attività al fine di garantire il massimo dell’apprendimento e della qualità.

Il tirocinio è una fonte di approfondimento e di dibattito su argomenti specifici trattati durante le lezioni frontali.

È  il momento in cui gli studenti, di ogni anno di appartenenza, possono mettere in pratica quanto appreso durante la lezione.

Per gli ultimi anni di corso, il tirocinio diventa clinico, in quanto viene svolta una visita completa, talvolta con utenti esterni al percorso formativo, il tutto seguiti da un osteopata esperto.

Fare la scelta giusta

Prima di scegliere dove studiare bisogna informarsi su come è strutturato il corso, la durata, la qualità dei docenti e la qualità dei titoli rilasciati. Informati ora

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